Tutte le operazioni da effettuarsi nel sottosuolo sono da eseguirsi con gli opportuni strumenti di sicurezza, a tutela dell'operatore dai gas che possono trovarsi.
Gas presenti
Ossigeno (O2): In uno spazio confinato, spesso rimasto chiuso per decenni, la probabilità di trovare carenza di ossigeno per la sopravvivenza è altissima.
Infiammabili: E' molto probabile ci sia la presenza di infiammabili, o per delle fughe di tubi sotterranei o per trafilazioni di condutture vicine.
Ossido di carbonio (CO): Anche questo gas, pur prodotto normalmente da combustioni, può trovarsi in luoghi chiusi da molto tempo.
Idrogeno solforato (H2S): In particolare nelle fogne, questo è un gas che è naturale trovare visto che si forma dalla decomposizione di materia organica.
Rischio atteso
O2: Sia l'eccesso che la mancanza di ossigeno generano malesseri anche importanti, fino alla morte.
Infiammabili: A concentrazioni rispetto al volume anche inferiori al LEL, esplode con minime fonti d'innesco con conseguenze spesso gravi per persone e cose.
CO: Il monossido di carbonio è un gas compresso inodore, incolore, insapore e velenoso. Anche basse esposizioni al monossido di carbonio possono ridurre la concentrazione di ossigeno nel cervello al punto che la vittima diventa incosciente e muore.
H2S: Gas incolore, è contraddistinto dal caratteristico odore di uova marce. Un'esposizione a bassi livelli produce irritazione agli occhi ed alla gola, tosse, accelerazione del respiro e formazione di fluido nelle vie respiratorie. Ad alte concentrazioni uccide il nervo olfattivo rendendo impossibile la percezione del suo sgradevole odore e può causare incoscienza nell'arco di pochi minuti.