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Faq

Domande Frequenti

Cos’è f ?

Coefficiente di viscosità del gas

La normativa quando dovrebbe entrare in vigore e quanto tempo ho a disposizione per potermi mettere a norma?

Entrata in vigore come viene menzionato nel D.P.C.M. 12 Marzo 2002 nel Titolo III, art 15 : il presente decreto entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della repubblica italiana. Per quanto riguarda il tempo per mettersi a norma , se gli impianti sono di processo produttivo devono essere dotati entro diciotto mesi dall'entrata in vigore del presente decreto. Per quanto riguarda impianti per uso civile di potenza termica pari o superiore a 1,5 MW , installati precedentemente all'entrata in vigore del presente decreto, si adeguano a quanto disposto dal comma 2 , entro due anni dall'entrata in vigore del presente decreto .

Quali sono i gas che è necessario monitorare in un ambiente domestico o in centrale termica?

I gas così detti "pericolosi" e per i quali si impone quindi un controllo sono il metano,il Gpl e il monossido di Carbonio (CO).Tecnocontrol produce un rilevatore per ognuno dei Gas di cui sopra.

Cos’è il pe ?

Pressione di esercizio

Ma ci sono state delle abrogazioni?

Sempre nel D.P.C.M. del 12 Marzo 2002 , nel Titolo III nell'art 14 Abrogazioni venne espresso : A partire dalla data di entrata in vigore del seguente decreto è abrogato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 2 ottobre 1995. A partire da tale data sono abrogati gli articoli 12 e 13 della legge 13 luglio 1966, n. 615, secondo quanto disposto dall'art. 2, comma3, della legge 8 luglio 1986,n.349.

Come avviene periodicamente la taratura dei Ns sensori?

Grazie al nostro Kit taratura sarà possibile ottenere sempre un corretto funzionamento dei sensori.I Kit TC 011 (per sensori industriali) e TC 012 (per sensori domestici) dovranno sempre affiancati dai seguenti articoli: BO 301 Valvola per bombola gas e PA 020 Palloncino o polmone contenitore gas in caucciù.
In aggiunta sarà ovviamente necessario dotarsi di bombola gas (del gas corrispondente alle caratteristiche del sensore) per effettuare le prove.

Cos’è il pa ?

Pressione di prova con Aria, espressa in Pascal

Cosa cambia tra impianto uso civile e uso processo produttivo?

Il tutto viene spiegato nel D.P.C.M. del 12 Marzo 2002.

al Titolo I " Combustibili e caratteristiche tecnologiche degli impianti di combustione per uso industriale " Vedi art 1 Ambito di Applicazione e Art. 5 Requisiti degli impianti.

Al Titolo II "Combustibili e caratteristiche tecnologiche degli impianti di combustione per uso civile " Vedi art 7 .

Sostanzialmente gli impianti processo produttivo con potenza termica nominale , per singolo focolare pari o superiore a 6 MW devono essere dotati un analizzatore per la misurazione e registrazione in continuo dell'ossigeno libero e del monossido di carbonio e di un rilevatore della temperatura nei gas affluenti.

Per impianti uso civile al punto 2 dell'art 7 viene richiesto per ottimizzare il rendimento di combustione con potenza termica nominale complessiva pari o superiore a 1,5 MW devono essere dotati di dotati un analizzatore per la misurazione e registrazione in continuo dell'ossigeno libero e del monossido di carbonio e di un rilevatore della temperatura nei gas affluenti.

La centralina domestica modello SE 230 KM (Metano) o SE 230 KG (Gpl) è in grado di comandare un'eventuale elettrovalvola di sicurezza?

Sì,la centralina di cui sopra è equipaggiata da un relè,con il quale poter inviare l'impulso necessario al funzionamento di un elettrovalvola gas sia che essa sia a riarmo manuale o a riarmo automatico.

Cos’è il pg ?

Pressione di riferimento per la prova con Gas, espressa in Pascal

A quale normativa deve sottostare il mio impianto?

La normativa attualmente in vigore per quanto riguarda gli impianti per uso civile o di processo produttivo devono rispettare le ultime direttive inerenti al nuovo D.P.C.M del 12 Marzo 2002.

Dovendo realizzare un impianto per la rilevazione Gas Metano o Gpl in ambito domestico,su quali articoli dovrà cadere la scelta?

Sceglieremo la centralina di rilevazione SE 230 Km (Metano) o SE 230 Kg (GPL),la quale potrà essere affiancata dal sensore remoto SE 296 Km (Metano) o SE 296 Kg (Gpl) nel caso in cui gli ambienti da monitorare saranno più di uno.Quest'ultimo potrà essere affiancato da una serie infinita di sensori equivalenti ad esso in un numero pari ai locali in cui si dovranno installare.

Cos’è il qe ?

Portata di gas disperso in condizioni di esercizio in dm3/h (metodo diretto (Gas))

 

Cos’è il qg ?

Portata di gas disperso in condizioni di esercizio in dm3/ h (metodo indiretto (Aria))

Cos’è il qa ?

Portata d’aria dispersa in condizioni di prova in dm3/h (metodo indiretto (Aria)

Prova tenuta uni 11137-1 verifica con metodo diretto (gas) verifica con metodo indiretto (aria)

Ricerca di eventuali perdite eseguita con aria o gas Utilizzare nei casi in cui è possibile stabilire il volume dell’ impianto e solo per impianti con volume non superiore a 25 dm3

 

Prova tenuta uni 11137-1 “preliminare”

Ricerca di eventuali perdite eseguita con gas a pressione di esercizio

 

Prova tenuta uni7129

Ricerca di eventuali perdite eseguita con Aria, della durata di 15 minuti, ad una pressione non inferiore a 100mbar L'impianto è conforme se non vi è una diminuzione di pressione

Verifica con contatore

Questa verifica va fatta chiudendo il rubinetto a monte del contatore ed effettuando 2 letture sul contatore intervallate tra loro di 15 minuti.

Quando occorre revisionare un impianto?

  1. Odore di Gas nell’ambiente.
  2. Sostituzione degli apparecchi che utilizzano gas.
  3. Sostituzione del tipo di gas fornito dal distributore.
  4. Riutilizzo di impianti gas non utilizzati da 12 mesi.
  5. Almeno ogni 10 anni

Cos’è riferimento o2 (ossigeno) ?

E’ il dato secondo la normativa regionale per il calcolo del CO a secco (privo di vapore acqueo)

 

In un impianto di rivelazione gas quale tipologia di elettrovalvola di sicurezza deve essere installata tra normalmente aperta e normalmente chiusa?

La normativa vigente in materia non impone nessun tipo di scelta a riguardo,quindi rimanda alla discrezione dell'impiantista.La differenza sostanziale tra una valvola normalmente chiusa a riarmo manuale e una normalmente aperta è che la prima è a "Sicurezza intriseca" cioè assicura,anche in assenza di corrente e quindi con sistema rivelazione gas non funzionante,la chiusura della condotta gas.

Cos’è il punto di rugiada ?

E’ la temperatura alla quale condensa l’umidità contenuta dei fumi

 

Cos’è l’so2 ?

E’ uno dei gas tossici presenti nei fumi di combustione: “Biossido di Zolfo”. Rappresenta l’indice di presenza di zolfo nel combustibile

Cosa sono gli nox ?

Sono gli ossidi di azoto totali, cioè la somma di NO ed NO2

Cos’è l’no2 ?

E’ uno dei gas tossici presenti nei fumi di combustione: “Biossido di Azoto”.

Cos’è l’no ?

E’ uno dei gas tossici presenti nei fumi di combustione: “Ossido di Azoto”.

Cosa sono le perdite ?

E’ la differenza fra il rendimento ideale (100%) e rendimento reale: ossia se il rendimento è del 86%, la perdita è del 14%

Che cos’è lambda?

È l’eccesso d’aria presente nei fumi. Rapporto, espresso in %,tra la differenza fra la quantità d’aria utilizzata per la combustione e la quantità d’aria stechiometrica e la quantità stechiometrica stessa.

Può l'elemento sensibile rimanere danneggiato?

Sì !

Come ?

  • Se il sensore viene sollecitato con concentrazioni di Gas oltre al suo limite.
  • Danni fisici .
  • Se vengono installati in cantieri non ancora conclusi .

Solventi e polveri possono :

  • Otturare fino a chiudere il passaggio dell'aria.
  • Otturare fino a chiudere la membrana sensibile.

Cos’è il nero fumo ?

È la misura di opacità dei fumi effettuata con la pompa di bacharach

Posso testare il sensore con ogni tipo di Gas (accendino)?

No !

Perchè ?

  • Non si possono verificare i settaggi di allarme
  • Si danneggia il sensore sia per la bassa temperatura del gas emesso,sia per l'elevata concentrazione che si ottiene.
  • Catalitico = 20%LEL
  • Pellistor = 100%LEL
  • Semiconduttori = 20%LEL

Saturare il sensore,significa fargli perdere la sensibilità al sensore.

Qual’è il rendimento ideale ?

La legge 10 (norma UNI 10389-1) esprime la formula per il calcolo.
Esempio:

Caldaia di 30.000Kcal installata dopo il 1993 il rendimento sarà:

  • a 70°C > 89%
  • a 50 °C > 87%

Il sensore ha bisogno di manutenzione o calibrazione periodica?

Questa è la ragione perchè la manuntenzione è importante.
Periodicità tipica di manutenzione :

  • 6 Mesi = Check / Test
  • 12 Mesi = Calibrazione

Cosa significa “tiraggio” ?

Indica il valore di aspirazione del camino

Cosa succede alla fine della vita di un sensore?

  • Allarmi Continui
  • Segnalazioni di Fault
  • Nessuna rivelazione e allarmi (Elettrochimico)
  • Il sensore semplicemente non è in grado di rilevare ma apparentemente è in normale stato di lavoro.

In che modo viene usata la sonda di “temperatura fumi” ?

Va inserita nel foro presente in tutte le canne fumarie ad una distanza ideale per leggere la temperatura più alta (al centro). Normalmente la temperatura fumi durante l'analisi è di 120-300°C

Qual'è la vita di un sensore?

Dipende da :

  • Il tipo di sensore
  • Il tipo di ambiente dove è utilizzato
  • Concentrazione di Gas in ambiente.

Elettrochimico :1 Anno ( Dipende...Dal Tipo di ambiente e dalla concentrazione di Gas)
Semiconduttore + Catalitico :4/5 Anni (In funzionamento)
5/10 Anni (Conservato in magazzino)

In che modo viene usata la sonda di “temperatura ambiente” ?

Con caldaie atmosferiche vale la temperatura ambiente del locale dove è installata la caldaia (aria comburente).

Mentre per caldaie a camera stagna la sonda di temperatura va collocata nella canna di aspirazione grazie al cono filettato

Qual'è l'area di copertura di un sensore gas?

E' la domanda più ricorrente da parte di chi chiede informazioni per questo genere di prodotti.
La risposta, è la più difficile da dare.
In realtà, ci si aspetta di avere un certo valore in metri quadri o in metri cubi al pari di ciò che succede per i sensori di fumo.
Si può dire che per il rivelatore di gas, il fatto di stabilire quanti sensori montare e di conseguenza l'area di copertura di ognuno è dipendente da un gran numero di fattori che naturalmente cambiano da ambiente ad ambiente:

  1.  tipo di gas
    • infiammabile
    • tossico
    • pesante
    • leggero
  2. areazioni presenti nell'ambiente
  3. tipo di sorgente di emissione
    • serbatoio
    • flangia
    • filetto
    • pressione del gas
  4. presenza e posizione delle fonti di innesco (nel caso di gas esplosivi)
  5. velocità di diffusione in ambiente

Purtroppo, l'interpretazione di gas e fumo non possono essere assimilate, per il motivo che il sensore di fumo rileva un solo di tipo di aeriforme: il fumo, appunto.Da dovunque provenga, comunque venga prodotto, il fumo è sempre la stessa sostanza, quindi facilmente interpretabile al punto che persino normativamente si è riusciti a determinare il numero di sensori necessari dipendentemente dall'area di installazione.Per il gas le cose cambiano: come sopra descritto i casi possono essere molteplici perché sono frutto di una combinazione di tutti gli aspetti descritti.Normalmente, per interpretare correttamente un ambiente per gas serve la consulenza di un professionista abilitato all'interpretazione della norma (CEI 60079) dove si trovano tutti i parametri necessari per stabilire come realizzare correttamente l'impianto.In ultimo,esiste una norma non scritta ma adottata nella stragrande maggioranza dei casi che riguarda la distribuzione dei sensori nei parcheggi interrati, luogo dove rilevare Ossido di carbonio e vapori di benzina è obbligatorio.Si usa infatti disporre i rivelatori a coppie (uno di ossido di carbonio ed uno di vapori benzina) in modo che siano il centro di cerchi con raggio 10 metri ed i centri siano distanti tra loro di 16 metri.

Qual'è il deterioramento dei sensori per infiammabili a sostanze avvelenanti o inibenti?

Se un gas infiammabile, quale il metano, brucia sulla superficie di un pellistore, la reazione genera acqua e anidride carbonica.Questi, si disperdono dal sensore e non causano problemi di alcun genere e molti gas infiammabili generano lo stesso tipo di comportamento quando bruciano.Ad ogni modo, questo non è il comportamento di tutti i gas infiammabili.Alcuni gas producono sostanze di natura solida che si depositano sull'elemento sensibile e ne provocano una progressiva copertura, mentre altri producono sostanze chimiche molto corrosive che danneggiano irreparabilmente il sensore.Il permanente danneggiamento che accade in questo modo è chiamato "avvelenamento".Altri gas causano un danneggiamento del sensore che può però essere ripristinato esponendolo ad aria pulita: questo fenomeno è chiamato "inibizione".Molti dei casi più comuni di avvelenamento ricorrente in industria sono generati dai siliconi.Quando il silicone brucia, forma dei silici, il quale avvelenamento provoca una forte deriva di zero ed una forte riduzione di sensibilità.Le sostanze più comuni di avvelenamento e/o di inibizione dei sensori a pellistore, sono:

  • Siliconi
  • Solforati
  • Alogeni
  • Clorati
  • Cloruri
  • Fluoruri
  • Idrocarburi insaturi (contenenti C=C doppio o triplo legame)

Questi ultimi, hanno l'effetto di polimerizzare sul sensore, bloccando il funzionamento.Facciamo presente con l'occasione che a deteriorare i sensori non sono necessarie particolari concentrazioni: questi si avvelenano anche in presenza di pochi ppm (parti per milione).La concentrazione presente determina solamente la velocità di danneggiamento: quanto maggiore sarà la concentrazione di sostanze avvelenanti, tanto più veloce sarà il definitivo deterioramento dell'elemento sensibile.Visto che tale deterioramento avviene per aggressione chimica o per altre ragioni sempre derivanti dal processo di combustione, si preferisce usare, nella maggior parte dei casi dei sensori che rivelano gas infiammabili per via ottica, con sensori infrarosso.Anche questi hanno dei limiti, ma se i gas da rilevare rientrano nel loro campo di lavoro e le condizioni ambientali sono compatibili, è l'unica soluzione da adottare.

 

Quale % di co2 si riscontra durante un’analisi ?

durante l'analisi:
10-11% (Dipende dall'O2 e dal combustibile)

in aria:
Prossima allo 0%

Quale % di co si riscontra durante un’analisi ?

durante l'analisi:
il più basso possibile non oltre 1000ppm

in aria:
0 ppm

Quale % di o2 si riscontra durante un’analisi ?

durante l'analisi:
da 2 a 5% (Caldaie stagne) fino al 14% (Caldaie atmosferiche)

in aria:
L’ossigeno in atmosfera è circa il 20,9%.

Questi prodotti hanno bisogno di manutenzione?

Il Ministero da questo punto di vista afferma che i sistemi di sicurezza devono essere realizzati e manutenuti in efficienza conformemente alle norme tecniche emanate dagli organismi di normazione nazionali o internazionali e alle istruzioni fornite dal fabbricante e dall’installatore. Nel nostro caso i dispositivi hanno una vita utile da rispettare dopo la quale il sensore o apparecchio deve essere sostituito. I rilevatori hanno poi un software di “auto-controllo” per segnalare con il led giallo di FAULT qualsiasi anomalia. È importante controllare con periodicità, tramite il pulsante di test presente in ogni nostro dispositivo, lo stato dei componenti che segnalano l’allarme in maniera ottico e acustica. Se presente un elettrovalvola, a cadenza, è sempre opportuno verificare anche tale aspetto.

Affitto più appartamenti nello stesso stabile, quanti estintori e rilevatori devo installare?

Ogni appartamento oggetto di locazione breve o turistica dovrà essere munito dei propri dispositivi di sicurezza: rilevatori di monossido di carbonio e di gas combustibile ed estintori.

Lo stabile all’interno del quale si trova l’appartamento che affitto è già munito di estintori a norma e rilevatori gas. Devo installarli anche all’interno dell’appartamento?

Sì. La norma si applica alle singole unità immobiliari, indipendentemente dal contesto in cui si trovano.

Posso installare i dispositivi in modo autonomo?

Assolutamente no. I rilevatori devono essere posizionati da personale esperto che conosce le norme di installazione, può studiare l’alloggio e individuare il punto e l’altezza opportuna per il dispositivo eseguendo il tutto a regola d’arte.

Quindi non posso installare un rilevatore a batteria?

Il Ministero non impone condizioni a riguardo. Per i modelli di monossido di carbonio esiste la possibilità di scelta tra il rilevatore a batteria e la versione alimentata a 230v. I dispositivi metano e GPL esistono solo nella versione alimentata a corrente.

Come devono essere eseguiti i collegamenti?

I rilevatori devono essere installati in modo che non sia possibile interrompere facilmente l’alimentazione, in modo stabile alla rete elettrica. A livello ideale, se è possibile, i cavi andrebbero messi sottotraccia.

I rilevatori hanno una vita utile da rispettare?

Sì, i rilevatori metano e GPL hanno durata di 5 anni (per i modelli con cartuccia sostituibile al suo cambio si rinnova il periodo) mentre quelli di monossido di carbonio di 6 anni.

In che punto dell’immobile devo posizionare i rilevatori?

Il rilevatore di GPL deve essere posizionato a massimo 30cm dal pavimento mentre il rilevatore metano e monossido a massimo 30cm del soffitto. Tutti e tre a una distanza compresa tra 1 e 3 metri dalla fonte di combustione. Se non sono presenti fonti il rilevatore di monossido deve essere posizionato ad altezza uomo. Il tutto rapportato al tipo di alloggio.

Se il mio appartamento è gas-free sono obbligato a seguire tale Legge?

No, sono esonerati dall’obbligatorietà installazione dei dispositivi di rilevazione di gas combustibili e di monossido di carbonio i locatori di unità immobiliari non dotate di impianto a gas e rispetto alle quali sia escluso, con certezza, il rischio di rilasci incontrollati di gas combustibili o di formazione di monossido di carbonio.

È obbligatoria l’installazione di un elettrovalvola?

No, attualmente tale prodotto non è obbligatorio. Per una questione di sicurezza, se possibile, sarebbe tuttavia opportuno predisporla in modo da cessare l’erogazione di gas in caso di allarme.

I dispositivi devono essere conformi a determinate norme?

No, il Ministero non ha dato condizioni a riguardo. Oltre al marchio CE (necessario per vendere i prodotti) è il costruttore che ha la possibilità di rendere conforme il rilevatore a una norma piuttosto che a un'altra.

Questi dispositivi devono avere delle caratteristiche particolari?

I dispositivi devono essere perfettamente funzionanti ed emettere un segnale ottico e acustico in caso di rilevazione pericolosa di gas.

Che prodotti devo installare per essere in regola con la Legge?

Il locatore è obbligato a installare un dispositivo di rilevazione gas in base al tipo di impianto (metano o GPL), uno per il monossido di carbonio e un estintore.

La legge è già in vigore?

Sì, la legge è in vigore dal 1 gennaio 2024.

Concedo in locazione una sola stanza dell’unità immobiliare, devo rispettare i requisiti di sicurezza?

Sì. Anche singole porzioni di unità immobiliari, se affittate con contratti di locazione breve o di locazione per finalità turistiche, devono essere dotate dei requisiti di sicurezza.

Quali locali nello specifico devono adattarsi a tale Legge?

Devono rispondere ai requisiti di sicurezza le unità immobiliari dove il contratto di locazione è la messa a disposizione dell’immobile senza fornitura di servizi aggiuntivi, fatta eccezione per quei servizi strettamente connessi all’utilizzo dell’immobile (ad es. fornitura di biancheria, pulizia locali,ecc.).

Cosa si intende per “affitto breve” e chi deve rispondere ai requisiti di sicurezza?

Per affitti breve si intende quelle unità immobiliari destinate a contratti di locazione breve o di locazione per finalità turistiche non superiori ai 30 giorni gestite sia in forma imprenditoriale che non, anche nei casi in cui l’attività sia stata avviata prima dell’effettiva applicazione dell’art. 13-ter del D.L. n. 145/2023.

Cosa prevede la legge numero 191 del 15 dicembre 2023?

Il decreto-legge 18 ottobre 2023, n. 145, convertito con modificazioni dalla L. 15 dicembre 2023, n. 191, anche conosciuto come “Decreto affitti brevi”, disciplina le locazioni per finalità turistiche, le locazioni brevi e le attività turistico-ricettive introducendo il codice identificativo nazionale, la banca dati nazionale ma sopratutto indicazioni in materia di sicurezza con l’obbligatorietà di installare dispositivi di rilevazione gas combustibile, monossido di carbonio ed estintori.