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5 min di lettura

Dove posizionare un rilevatore di monossido di carbonio

24 Aprile 2024


Se fai una ricerca in internet, troverai molti tutorial che spiegano dove posizionare un rilevatore di CO. La maggior parte di questi tutorial dà informazioni corrette e utili per chi voglia farsi un'idea di come installare correttamente un rilevatore di monossido di carbonio.

Ma poiché si tratta di un dispositivo salva-vita, progettato per proteggere le persone da un nemico invisibile e spesso sottovalutato, è importante che tu conosca la differenza che c'è tra sapere come fare una cosa ed essere in grado di farla a regola d'arte e a norma.

Nel caso dei rilevatori di CO può significare compromettere l'efficacia e la durata del dispositivo, mettere a rischio la tua salute (se non addirittura la tua vita) e quella della tua famiglia o dei tuoi ospiti e incorrere in guai legali ed economici.

Questo articolo, quindi, è pensato per darti tutte le informazioni di cui hai bisogno affinché tu possa operare una scelta consapevole, ma con l'avvertenza che è sempre consigliabile affidarsi ad un installatore professionale.

Cos'è il monossido di carbonio

Il monossido di carbonio è un gas tossico molto pericoloso per la salute umana. Si sprigiona da qualsiasi apparecchio a combustione (fornello o caldaia a gas, stufa a legna, caminetto) mal funzionante o difettoso. Il monossido di carbonio si forma ogni volta che una sostanza contenente carbonio (legna, gas, petrolio) brucia in modo incompleto, soprattutto se c’è scarsità di ossigeno perché l’ambiente è chiuso o non è sufficientemente ventilato.

Ecco perché si consiglia di arieggiare bene i locali, controllare il tiraggio delle canne fumarie e fare il periodico controllo dei fumi della caldaia (per altro obbligatorio per legge).

Essendo completamente inodore e incolore questo gas invisibile si accumula nell'ambiente senza che gli occupanti se ne accorgano. A seconda della concentrazione di monossido e del tempo di esposizione, si possono manifestare sintomi quali nausea, mal di testa, capogiri, via via crescenti.

Malesseri comuni che è difficile attribuire al monossido in virtù della sua impercettibilità. Specialmente se si sta dormendo: la persona addormentata non si accorge di nulla e muore avvelenata a causa dell'esposizione prolungata al gas la cui concentrazione aumenta col passare delle ore.

Di qui anche il consiglio di non lasciare mai accesi di notte, mentre si dorme, apparecchi per riscaldarsi come le stufe (a GPL o a legna) e i caminetti.

A cosa serve un rilevatore di CO

Ci sono precise tabelle che indicano la pericolosità del monossido per la salute delle persone.

Ad esempio, se la concentrazione di CO nell'aria è di 100 ppm (cioè parti per milione, che equivale allo 0,01%) in 2-3 ore compare un mal di testa leggero; ma se la concentrazione sale a 6400 ppm (0,64%) mal di testa e capogiri compaiono in 1-2 minuti e la morte sopraggiunge dopo appena 10-15 minuti di esposizione.

L'unico modo per difendersi da questo nemico invisibile, quindi, è munirsi di un rilevatore.

Sono apparecchi dotati di un sensore che, al superamento di una determinata soglia di concentrazione di gas, fanno scattare un allarme acustico e ottico.

Affinché l'apparecchio sia veramente in grado di prevenire danni alla salute, deve far scattare l'allarme già a bassissime concentrazioni. In pratica, lo strumento verifica quanto monossido c'è nell'aria e da quanto tempo e si regola di conseguenza.

Quindi, per esempio, l'allarme può scattare se il sensore rileva una concentrazione di 50 ppm per 70 minuti, oppure di 300 ppm per 1 minuto.

Per orientarti nella scelta, leggi il nostro articolo dedicato ai rilevatori di CO. [LINK ALL'ARTICOLO].

Dove posizionare il rilevatore di monossido di carbonio

Il primo aspetto da considerare è la scelta dell'ambiente nel quale posizionare il rilevatore. A seconda della disposizione delle stanze e delle dimensioni dell'immobile, potrebbe essere necessario installarne più d'uno:

  • nei locali dove sono presenti gli apparecchi a combustione, per esempio la cucina (fornelli e forni a gas, scaldacqua a gas e/o caldaia per il riscaldamento); oppure il soggiorno, dove è in funzione una stufa o un caminetto a legna;
  • nel corridoio o in altra zona centrale, in modo che l'allarme sia udibile in tutta la casa;
  • nelle camere da letto, o nei loro pressi, in modo da proteggere chi dorme;
  • in ogni piano della casa se l'abitazione si sviluppa su più piani.

A dettare i criteri sull'installazione e la manutenzione dei rilevatori di gas in ambito domestico è la Norma UNI 11522.

In base a queste disposizioni, il rilevatore può essere posizionato

  • sul soffitto, purché ad almeno 30 centimetri dalle pareti;
  • su una parete, a non meno di 15 centimetri dal soffitto;
  • se nel locale è presente un apparecchio a combustione, ad una distanza orizzontale compresa tra un metro (per evitare i falsi allarmi) e tre metri.

Ma queste sono indicazioni generiche, che difficilmente vanno bene per tutte le situazioni concrete. Ad esempio, può essere presente un mobile che ostacola la circolazione dell'aria; oppure c'è una ventola che ne modifica il flusso; oppure il tasso di umidità è eccessivo.

Perché rivolgersi a un installatore professionista

Ad un occhio esperto non sfuggono questi elementi critici, che possono compromettere il corretto funzionamento dell'apparecchio e vanificarne la sicurezza. Per questo è sempre opportuno (oltre che obbligatorio) rivolgersi ad un installatore autorizzato, in grado di fare un'attenta valutazione della situazione e scegliere la posizione più adatta.

Si tratta di un tecnico specializzato nel settore della sicurezza domestica che ha l'esperienza e le competenze necessarie per installare correttamente un dispositivo di sicurezza. È abilitato alla professione e dispone degli strumenti e dell'attrezzatura necessari. Inoltre, conosce la normativa specifica, nonché le altre disposizioni e linee guida locali e il suo compito è anche quello di effettuare le prove, verificare la conformità dell'apparecchio e accertarne la data di scadenza.

Fatte tutte queste verifiche, sarà in grado di rilasciarti un certificato di conformità dell'impianto, il documento che attesta la regola dell'arte e ti mette al riparo da problemi futuri.

Ricorda: un'installazione fatta bene e a norma è la miglior garanzia di sicurezza e di prestazioni all'altezza delle tue aspettative. Un rilevatore non installato correttamente non darà l'allerta in tempo per permettere alle persone di mettersi in salvo.

Quando è obbligatorio installare un rilevatore CO

In Italia, l'installazione di un rilevatore domestico di monossido di carbonio non è obbligatoria per legge, ad eccezione degli alloggi ad uso abitativo oggetto di affitti brevi o di carattere turistico/ricettivo.

L'obbligo è stato introdotto a partire dal gennaio 2024 con la conversione in legge del decreto affitti brevi, in base al quale ogni unità immobiliare deve essere dotata di determinati dispositivi di rilevazione e controllo (rilevatori di fughe di gas ed estintori).

In tutti gli altri casi, anche se non è obbligatorio per legge, installare un rilevatore di monossido di carbonio è un investimento importante per la tutela della salute e la valorizzazione dell'immobile. Considera, inoltre, che potrebbero esserci delle disposizioni locali (comunali o regionali) alle quali occorre fare riferimento per essere in regola.

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