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SE237EO E TS 282EO: L’importanza dei rilevatori di gas ossigeno.

26 Ottobre 2021

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L’ossigeno è uno dei gas più comuni ed è presente nell’atmosfera che respiriamo. Allo stato gassoso è incolore, inodore e insapore, quindi un eventuale aumento di concentrazione nell’ aria non può essere facilmente rilevata. I rischi derivanti da un elevato accumulo di ossigeno nell’aria riguardano principalmente difficoltà respiratorie provocando, nei casi più gravi, danni polmonari e pericolose esplosioni perché fortemente ossidante.

Così come pure la mancanza di ossigeno è altrettanto pericolosa, generando delle atmosfere asfissianti che costituiscono statisticamente il maggior numero di incidenti sul lavoro a causa dei gas.

Per garantire la sicurezza dei lavoratori e per preservare la salubrità degli ambienti dove potrebbero verificarsi concentrazioni di ossigeno più elevate o più basse della normalità, si rivelano fondamentali i rilevatori di ossigeno, tra questi SE237EO e TS282E0 di Tecnocontrol, sensibili, affidabili, precisi: il tutto in una estetica firmata Giugiaro.
I rilevatori hanno prestazioni di prim’ordine: una uscita 4-20mA e 3 relè di allarme (mod.SE237EO) oltre al guasto, liberi da potenziale, liberamente programmabili se in logica positiva o negativa ovvero se normalmente aperti o normalmente chiusi.
Le soglie di allarme sono selezionabili tra le combinazioni disponibili settando i dip switch a bordo sensore, oppure tramite l’uscita di corrente, si possono collegare ad una centrale gas ed avere così una più completa padronanza di gestione sul suo funzionamento.
Le segnalazioni luminose indicano puntualmente lo stato di funzionamento ed aiutano durante la verifica e taratura periodica, procedure totalmente automatiche.
All’esaurimento della cartuccia, questa è facilmente sostituibile soltanto smontando il portasensore con movimento a baionetta.

I rilevatori di gas ossigeno TS282EO hanno uscita lineare 4-20mA mentre il modello SE237EO ha anche soglie d’intervento impostabili tramite dip-switch alloggiati sull’elettronica, oltre che come il modello TS282EO, ad una uscita proporzionale lineare 4÷20 mA. Entrambi sono dotati di cella elettrochimica con campo di misura 0÷25% del volume e limite di funzionamento 30% Vol.
Le altre caratteristiche tecniche prevedono: alimentazione 12÷24Vcc (-10/+15%) 2W, una pressione di funzionamento del ±10% rispetto l’atmosfera, temperatura di funzionamento -20÷+40 °C e una umidità di funzionamento 15÷90 % RH non condensata.

SE237EO e TS 282EO sono costituiti da una custodia dalle dimensioni 238x106x75 mm con grado di protezione IP65 che contiene il circuito elettronico a microprocessore e dal porta-sensore cilindrico dalle dimensioni Ø 48mm x 80mm e sono ideali per l’utilizzo in ambito industriale e chimico in particolare.
Il porta-sensore, posto nella parte inferiore della custodia, è infatti costruito con un particolare labirinto IP65 tale da bloccare qualunque corpo solido o liquido prima che possa raggiungere l’elemento sensibile compromettendone il funzionamento e deve ospitare la cartuccia sensore sostituibile cod. ZSEO1/IP per un’agevole sostituzione all’esaurimento.

Il collegamento è semplificato dalla presenza di morsetti ad innesto estraibili, il segnale in uscita è 4÷20 mA prelevabile al morsetto “S” e deve essere compatibile a tutte le centrali gas della serie “CE” anch’esse dotate di caratteristiche innovative ed in grado di soddisfare le esigenze di fruitori e installatori
Sulla parte esterna della custodia di SE237EO sono presenti i 5 Led che rappresentano le tre soglie di allarme, la presenza rete e il guasto (Fault) che comprende i malfunzionamenti legati a sensore guasto o scollegato o a fondo scala o scaduto.

Sul coperchio di TS282EO i 3 Led che indicano le condizioni di esercizio determinano la segnalazione ottica di allarme (Led Rosso “ALARM”), il funzionamenti normale (Led Verde “ON” e il sensore guasto o scollegato o a fondo scala o scaduto (Led Giallo “FAULT”)
Sempre sulla parte esterna della custodia, sono presenti i pulsanti da utilizzare per imputare il codice per le operazioni di manutenzione di “zero” in aria pulita e taratura del sensore, operazioni che l’apparecchio svolge automaticamente in totale autonomia.

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